La transizione alla fase anziana determina non solo il passaggio da una fase all'altra del ciclo vitale familiare ma la trasformazione vera e propria di una condizione di vita.
Psicologia
A chi non è capitato, in questa fase così particolare e delicata, di andare in ansia al primo improvviso colpo di tosse? O al primo starnuto? Per non parlare della preoccupazione che accompagna al giorno d’oggi un bel raffreddore! Il pensiero che subito arriva probabilmente è lo stesso per parecchi di noi: “oddio, sarà il Covid?!” Questo pensiero è decisamente legittimo, vista la circostanza.
Eccolo! Il momento nel quale la coppia genitoriale pensa: “ci siamo, siamo già in piena adolescenza”. E in un attimo riaffiorano alla mente racconti spaventosi di chi ci è già passato.
Qualcuno parla di “terremoto adolescenza” e l’immagine non è certo idilliaca: urla, conflitti, silenzi, deserto.
Un terremoto è distruzione...e un adolescente? Un adolescente invece è creazione allo stato puro.
L’adolescenza è una terra di mezzo una volta lasciato il pianeta dell’infanzia per comprendere, esperienza dopo esperienza, come sbarcare sul pianeta terra, nel mondo degli adulti. In questa terra di mezzo c’è nebbia, con qualche schiarita di tanto in tanto.
Oggi, contrariamente a non moltissimi anni fa, la punizione è considerato un comportamento, per lo meno, disdicevole se non addirittura criminale. Si è consolidata l’idea che il bambino sia un essere fragile, incapace di interagire proficuamente con la realtà e con le frustrazioni che l’esperienza produce. Da qui nasce l’idea che l’obbiettivo primario dell’educazione sia quello di evitare al massimo grado che il bambino viva l’esperienza del fallimento, dell’errore e della frustrazione.