L’osteopatia contemporanea basa il suo approccio manipolativo sul concetto di unità corporea tra corpo, mente e spirito. Un’unità che tende all’autoregolazione nell’interdipendenza tra struttura e funzione.
L’asma bronchiale è il più comune disordine cronico dell’età evolutiva, è una malattia caratterizzata da infiammazione cronica (e possibile rimodellamento) delle vie aeree che spiega il quadro clinico caratteristico delle varie età, dall’infanzia, fino all’adolescenza.
La sindrome dell’occhio secco, disturbo frequente nelle persone over 60, può essere trattata in molteplici modi, ma alcuni di essi rappresentano un semplice palliativo.
L’allergia al nichel è una fra le più difficili da combattere o da controllare poiché questo metallo, seppure in modeste quantità, è presente un po’ ovunque. Per cui è impossibile evitarne il contatto nella vita quotidiana.
L'udito rappresenta una delle funzioni fondamentali del nostro organismo, la cui perdita o danneggiamento porta con sé varie conseguenze
In fondo la nostra era è stata definita l’era delle immagini e i percorsi dell’identità debbono adattarsi al contesto sociale.
Troppo paracetamolo fai da te - Radiazioni che curano sempre più precise - Verso un modello più inclusivo di architettura sanitaria - Attacchi informatici in aumento nel settore sanitario - Molti progetti di Telemedicina.
Possibile eseguire l’esame sotto leggera sedazione per eliminare qualsiasi tipo di fastidio.
Il gap tra età biologica ed anagrafica è una questione di ormoni ma non solo.
Rabbia, tristezza, delusione, ansia sono tutti stati d’animo che spesso inducono a colmare con il cibo queste emozioni, che diventa in questo modo non più un semplice fornitore di carburante per l’organismo
Ancora oggi le due figure vengono troppo spesso confuse tra loro, con l’inevitabile incertezza di non sapere a chi rivolgersi per la propria problematica.
I media ci bombardano letteralmente h24 e il nostro Sistema Nervoso Centrale e Periferico, che attraverso gli organi sensoriali della vista e dell’udito viene messo sotto attacco da informazioni, trascinando il nostro subconscio nel baratro.
Cari lettori,
in questo numero di inizio primavera mi soffermerei riprendendo l’art 32 della nostra Costituzione, dove la salute è un diritto inviolabile e, al contempo, bene pubblico essenziale.
Aspetti poi ripresi con la Legge 833 del 1978 che ha istituito il Servizio Sanitario Nazionale, dove al centro ritornano i concetti di universalità, eguaglianza ed equità. Ma la salute è davvero un diritto universale? Se nella forma della legge tutto scorre, all’atto operativo le numerose difficoltà, le carenze dei servizi con le lunghe liste di attesa del settore pubblico, che sono all’ordine del giorno, non confermano il quadro legislativo.
Negli ultimi venti anni un mix di esigenze, contingenze e credenze, ha profondamente scosso le fondamenta della Sanità Pubblica.
Rappresentata troppo spesso come un solo “costo”, orientando la sua evoluzione esclusivamente a criteri di economicità (e di efficienza).
Questa virata che raramente ha anche tenuto conto del valore intrinseco della salute, come bene collettivo, ha via via reso il SSN più fragile. E la salute si è piegata alle esigenze della cassa, costringendo spesso i cittadini a far fronte a proprie spese, ad esami diagnostici, visite specialistiche e percorsi terapeutici.
Fortunatamente le strutture Sanitarie Private hanno sopperito a queste mancanze, diventando insostituibili partner del SSN, fornendo servizi di eccellenza, con una rapidità di erogazione ineguagliabile. Se non ricominceremo a pensare alla Salute come diritto universale, uguale ed equo, saremo prima o poi costretti a rivedere l’incubo degli stessi errori. La salute e il benessere sono delle condizioni che ogni individuo ha il diritto di esigere e di mantenere nel corso della propria vita, nelle migliori condizioni possibili.
Chi lavora nel settore Sanitario deve sempre avere a mente questo obiettivo, per tutti i pazienti. Bisogna migliorare: si può e si deve fare di più!
Buona lettura
dr. Alberto Gagliardi