Psicologia

Ipocondria: quando prevenire un disturbo diventa un disturbo

A chi non è capitato, in questa fase così particolare e delicata, di andare in ansia al primo improvviso colpo di tosse? O al primo starnuto? Per non parlare della preoccupazione che accompagna al giorno d’oggi un bel raffreddore! Il pensiero che subito arriva probabilmente è lo stesso per parecchi di noi: “oddio, sarà il Covid?!” Questo pensiero è decisamente legittimo, vista la circostanza.

Pianeta terra chiama adolescente! Adolescenza: cosa succede?

Eccolo! Il momento nel quale la coppia genitoriale pensa: “ci siamo, siamo già in piena adolescenza”. E in un attimo riaffiorano alla mente racconti spaventosi di chi ci è già passato.

Qualcuno parla di “terremoto adolescenza” e l’immagine non è certo idilliaca: urla, conflitti, silenzi, deserto.

Un terremoto è distruzione...e un adolescente? Un adolescente invece è creazione allo stato puro.

L’adolescenza è una terra di mezzo una volta lasciato il pianeta dell’infanzia per comprendere, esperienza dopo esperienza, come sbarcare sul pianeta terra, nel mondo degli adulti. In questa terra di mezzo c’è nebbia, con qualche schiarita di tanto in tanto.

La punizione

Oggi, contrariamente a non moltissimi anni fa, la punizione è considerato un comportamento, per lo meno, disdicevole se non addirittura criminale. Si è consolidata l’idea che il bambino sia un essere fragile, incapace di interagire proficuamente con la realtà e con le frustrazioni che l’esperienza produce. Da qui nasce l’idea che l’obbiettivo primario dell’educazione sia quello di evitare al massimo grado che il bambino viva l’esperienza del fallimento, dell’errore e della frustrazione.

Il Disturbo Affettivo Stagionale

Nell’ultima edizione del Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi mentali (DSM-V) compare il Disturbo Affettivo Stagionale (SAD), già conosciuto in precedenza ma solo recentemente incluso tra i disturbi dell’umore. Definito per la prima volta da Norman E. Rosenthal nel1984, il SAD è caratterizzato da episodi depressivi ciclici in specifici periodi dell’anno, con assenza di episodi non stagionali, per un periodo di almeno due anni. L’umore, pur essendo depresso, si presenta come reattivo (ovvero chi ne è colpito è capace di rallegrarsi a fronte di eventi positivi) e generalmente peggiora nelle ore serali.