Il tè verde è una delle bevande più antiche e apprezzate al mondo, non solo per il suo sapore delicato e rinfrescante, ma anche per le straordinarie proprietà salutistiche che lo rendono un vero alleato del benessere quotidiano. Tra i suoi principali componenti attivi spicca l’epigallocatechina gallato (EGCG), una catechina appartenente alla famiglia dei polifenoli, nota per i suoi potenti effetti antiossidanti e antinfiammatori.
Con il termine “cefalea” si indica in modo generico qualsiasi manifestazione dolorosa che interessi la zona cranio-facciale e cervicale, e quindi include una vasta gamma di disturbi e mal di testa, dai più lievi ai più gravi e persistenti. È un disturbo molto diffuso, tantè che a soffrirne è il 52% della popolazione mondiale; la fascia adula più vulnerabile è quella compresa tra 20 e 50 anni, ma può comunque interessare ogni età.
Bere tanta acqua e consumare frutta e verdura”: è il consiglio che sentiamo ripetere ogni anno con l’arrivo del caldo. Ma vale anche per i nostri amici a quattro zampe? Scopriamolo insieme in questo articolo. L’estate è alle porte e, come accade ormai da qualche anno, le alte temperature si fanno sentire sempre prima e con maggiore intensità.
Il fattore della comunicazione in medicina e nel campo della sanità ha un ruolo rilevante, considerando la molteplicità degli elementi umani, tecnologici, organizzativi e gestionali, nel quale la relazione tra professionisti e pazienti in ogni setting assistenziale e di cura, è un fattore sostanziale. Comunicare non è informare, ma cercare di entrare nella sfera cognitiva dell’altro, per arrivare basta definire il percorso migliore sulla base del rispetto dell’altro, della conoscenza e della carica emozionale di chi deve essere informato e curato.
I diversi livelli della comunicazione tra contenuto e relazione. Molti litigi attribuiti a divergenze di opinione in realtà, hanno come unico denominatore comune una difficoltà nella relazione, di cui non sempre c’è una chiara consapevolezza.
La rivoluzione dell'insulina settimanale, Il pet-business Italiano Solare si, solare no?
Spesso si confondono le due tecniche diagnostiche di secondo livello, utili per ottenere immagini dettagliate delle diverse aree del corpo. Eppure le differenze sono sostanziali. sono sostanziali. Stiamo parlando della tomografia computerizzata (tac o tc) e della risonanza magnetica (Rm). Il loro funzionamento, le loro controindicazioni e tipologie di patologie, oggetto di indagine, sono diverse.
L’estate è sinonimo di sole, vacanze e vita all’aria aperta. In molti, con l’arrivo della bella stagione, cercano di ottenere una pelle dorata e luminosa che trasmetta benessere e vitalità. Ma abbronzarsi non è solo una questione estetica: è un processo fisiologico complesso che richiede attenzione, preparazione e consapevolezza.
In un’epoca in cui la salute si misura sempre più in termini di qualità della vita, la fisiatria si afferma come una disciplina medica centrale nella cura del paziente a tutto tondo. Spesso poco conosciuta dal grande pubblico, la fisiatria – o medicina fisica e riabilitativa – è una specialità che si occupa della diagnosi, prevenzione e trattamento delle disabilità motorie, cognitive e funzionali, sia temporanee che permanenti.
La prevenzione delle malattie urologiche è fondamentale per mantenere una buona qualità di vita e intercettare precocemente eventuali patologie. Un approccio preventivo completo include la visita specialistica, l’ecografia e l’uroflussometria, strumenti diagnostici non invasivi ma estremamente efficaci.
La taurina non si trova naturalmente solo nel midollo osseo ma anche nel cervello, nel cuore e nei muscoli. La taurina, prodotta naturalmente dall’organismo e assunta anche tramite alcuni alimenti come le bevande energetiche, promuovendo la glicolisi nelle cellule tumorali potrebbe favorire la crescita di tumori mieloidi come la leucemia.
Tecnologia e Umanità:
il nuovo equilibrio della Salute Viviamo un’epoca straordinaria.
Ogni giorno la medicina si arricchisce di strumenti sempre più avanzati: esami ultra dettagliati, diagnosi assistite dall’intelligenza artificiale, percorsi terapeutici personalizzati grazie all’analisi dei dati. Mai come oggi abbiamo avuto così tante risorse per prenderci cura della nostra salute.
Eppure, in mezzo a questa rivoluzione silenziosa ma potente, emerge una domanda fondamentale: che fine fa l’elemento umano? Entrare in uno studio medico e trovare uno sguardo attento, una voce che rassicura, un gesto che ascolta prima ancora di diagnosticare, è ancora — e forse sempre di più — una necessità.Perché, se è vero che un algoritmo può interpretare immagini, dati e statistiche, nessuna macchina sa davvero comprendere la paura, l’ansia, il bisogno di sentirsi capiti. In fondo, la salute non è solo assenza di malattia. È benessere, fiducia, equilibrio. E questo passa, inevitabilmente, dalla qualità delle relazioni umane.
L’innovazione non è una minaccia, ma un’opportunità. Pensiamo alla videodermatoscopia computerizzata, oggi in grado di mappare i nei con precisione millimetrica e prevenire forme gravi di melanoma. Oppure alla telemedicina, che permette a chi vive lontano dai centri specialistici di ricevere diagnosi e consigli in tempo reale. O ancora all’intelligenza artificiale che supporta i medici nell’analisi delle immagini radiologiche, aumentando accuratezza e velocità. Tutti questi strumenti sono preziosi, a patto che restino al servizio delle persone, e non il contrario.
Il futuro della salute non sarà fatto di robot, codici e schermi. Sarà costruito da professionisti capaci di integrare la potenza della tecnologia con la delicatezza dell’ascolto, da pazienti informati ma non abbandonati a una “medicina automatica”, da strutture sanitarie capaci di innovare senza perdere calore.
Il vero progresso sarà quello che saprà unire cervello e cuore, scienza e coscienza, precisione e partecipazione. Questo equilibrio non riguarda solo medici e professionisti. Riguarda ciascuno di noi, come cittadini, pazienti, familiari. Significa pretendere innovazione, sì, ma anche umanità. Significa usare la tecnologia, ma non dimenticare l’empatia. Significa guardare avanti, senza perdere ciò che ci rende davvero umani. Perché, in fondo, la medicina del futuro è già qui. E sarà tanto più efficace quanto più sapremo viverla insieme, con intelligenza e con cuore.
Alberto Gagliardi