Il ruolo della vitamina D

La Vitamina D è una vitamina liposolubile che si trova negli alimenti, ma può anche essere sintetizzata dal nostro corpo, a livello di fegato e reni in seguito all’esposizione ai raggi ultravioletti del sole. La vitamina D è presente in varie forme con attività biologica differente:

Ipocondria: quando prevenire un disturbo diventa un disturbo

A chi non è capitato, in questa fase così particolare e delicata, di andare in ansia al primo improvviso colpo di tosse? O al primo starnuto? Per non parlare della preoccupazione che accompagna al giorno d’oggi un bel raffreddore! Il pensiero che subito arriva probabilmente è lo stesso per parecchi di noi: “oddio, sarà il Covid?!” Questo pensiero è decisamente legittimo, vista la circostanza.

La figura dell’Ortottista

L’ortottica dal greco “orto” che significa dritto e “psiche” che sta per atto della visione, è un ramo dell’oculistica che si occupa della prevenzione,valutazione dei deficit muscolari e sensoriali che colpiscono l’apparato visivo e della loro riabilitazione, tramite tecniche specifiche ed esercizi di movimento degli occhi.

Il dolore corneale

Alterazioni anatomiche della cornea producono condizioni patologiche che si esprimono con segni clinici quali: edema, fibrosi, cicatrizzazione, pigmentazione, neoformazione di vasi, perdita di sostanza connettivale e sono accompagnate da dolore.Infatti la secchezza oculare, le congiuntiviti, i traumi accidentali o chirurgici, sono associati a livelli variabili di dolore oculare. La tipologia e l’intensità del dolore dipendono dall’innervazione sensitiva corneale

Occhio e patologie degenerative

La macula è densamente popolata da terminazioni nervose ultra specializzate: i fotorecettori ovvero i Coni ed i Bastoncelli. Si ritiene che la funzionalità retinica, nell’uomo, abbia una programmazione genetica che supera i 150 anni. Questo significa che vivendo 150 anni e con la buona salute dell’occhio, la retina ci assicura di poter VEDERE!

Medicina estetica del viso

La medicina estetica è una disciplina della medicina che cura il benessere psico-fisico dei pazienti, migliorando la qualità della vita di chi soffre un disagio dovuto ad un inestetismo. Le possibilità di trattamento spaziano dalla prevenzione nella formazione degli inestetismi alla correzione, mediante interventi non invasivi, dei disequilibri estetici del corpo.

La prevalenza delle malattie allergiche respiratorie

La prevalenza delle malattie allergiche respiratorie, come asma bronchiale e rinite, è aumentata drammaticamente in questi ultimi 30 anni nei paesi industrializzati assumendo le caratteristiche di un’epidemia globale specie tra i bambini ed i giovani adulti. Si prevede che quando questa popolazione giovane raggiungerà l’età adulta la prevalenza delle malattie allergiche respiratorie sarà ancora maggiore, facendo ipotizzare un aumento della spesa sanitaria a carico dei Servizi Sanitari Nazionali.

Al centro “La Fenice” spazio di benessere per pazienti oncologici

L’Oncologo Estetico, Dott. Bruno Giusti assiste il paziente prima, durante e dopo la chemioterapia contro stress ed effetti collaterali.

C'è uno spazio dove solo l’accoglienza può entrare. Fuori dalla porta del poliambulatorio La Fenice di Porto Sant’Elpidio restano ogni tipo di giudizio e pregiudizio.

Rieducazione posturale nel “mal di schiena”

Tutti noi prima o poi almeno una volta nella vita abbiamo sofferto o soffriremo di dolore vertebrale.

Il mal di schiena è talmente diffuso da essere definito, nel secolo scorso, “male del secolo”. Le statistiche affermano che l’80% della popolazione adulta nei paesi industrializzati soffre di lombalgia. Naturalmente per ognuno varia la frequenza e l’intensità del dolore: da chi ha solo qualche lieve indolenzimento a chi una disabilità permante.

Intolleranze alimentari

Ogni reazione fastidiosa e nociva che insorge in seguito all’ingestione di cibi, può essere inquadrata nel vasto capitolo delle Reazioni Avverse agli alimenti. La distinzione delle reazioni avverse attualmente in uso e condivisa in medicina a livello internazionale, le suddivide sulla base dei differenti meccanismi patologici e nelle manifestazioni indesiderate ed impreviste conseguente all’assunzione di un alimento:

Editoriale - n.28 Marzo 2021

Cari lettori,
nel mese di marzo dello scorso anno, quando stava esplodendo la prima ondata Covid, scrissi quell’insolito editoriale.

A distanza di un anno sono di nuovo a parlare degli stessi temi, portando dati che non si scostano molto da allora.

Se da una parte noi cittadini abbiamo acquisito una consapevolezza diversa, capace di vedere con occhi nuovi quel mostro spaventoso, i media con i loro titoli sensazionalisti continuano a descrivere la pandemia in termini catastrofici, usando parole che esprimono terrore e paura.

E tutto questo con una ricaduta inevitabile sul nostro benessere psico-fisico.

In molti casi questo stato di malessere generale ha predisposto alla malattia stessa, con un abbassamento delle difese immunitarie, che insieme ai continui lockdown, tanto voluti dalle istituzioni, quanto inutili, hanno rincarato la dose.

Molte delle azioni intraprese da chi ha dettato le normative in questa fase, piuttosto che indicarci degli utili e sani comportamenti da osservare, per migliorare ed arginare la situazione pandemica, hanno sortito l’effetto contrario.

Mi auguro che tutto ciò sia accaduto per una strana combinazione casuale, come gli enormi errori nella gestione dell’emergenza.

Poi è arrivata la distribuzione dei tanto attesi vaccini: nazioni in cui si sono raggiunte percentuali di popolazione vaccinata superiori al 50% in pochissimo tempo e la paradossale situazione italiana in cui siamo ancora quasi fermi al palo.

Inefficienza, incapacità e sopratutto una situazione di stallo del Servizio Sanitario Nazionale, da rivedere ed adeguare ad un modello attuale e moderno, che non può più rispecchiarsi in quello del lontano 1978, anno in cui nacque quello esistente.

Ma come in ogni storia che si rispetti, abbiamo dei protagonisti definibili eroi: sono i professionisti sanitari che, malgrado l’ecosistema in cui lavorano, continuano con impegno e dedizione il loro lavoro.

Sono i medici di medicina generale, che con pochi mezzi e direttive non ordinate, nè linee guida in grado di coordinarli, stanno facendo il possibile e l’impossibile per i loro assistiti.

E poi ci sono le strutture sanitarie private, che grazie alla loro organizzazione, competenza e disponibilità nei confronti di tutti i loro pazienti, stanno contribuendo in maniera determinante alle gravi carenze del servizio pubblico, erogando servizi in tempi rapidi e spesso con prezzi di poco superiori ai ticket.

La mia previsione futura auspicabile, volta al miglioramento di tutti i servizi dedicati alla salute dei cittadini, vede questa formula: tutta la medicina di emergenza espletata dagli ospedali e tutta la medicina programmabile erogata dalle strutture private.

Ci auguriamo quindi, un futuro gestito in modo congiunto e con coscienza tra sanità pubblica e privata con un unico vero obiettivo: la salvaguardia della salute e del benessere di ogni cittadino.

Buona lettura

dr. Alberto Gagliardi