Nell’ultima edizione del Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi mentali (DSM-V) compare il Disturbo Affettivo Stagionale (SAD), già conosciuto in precedenza ma solo recentemente incluso tra i disturbi dell’umore. Definito per la prima volta da Norman E. Rosenthal nel1984, il SAD è caratterizzato da episodi depressivi ciclici in specifici periodi dell’anno, con assenza di episodi non stagionali, per un periodo di almeno due anni. L’umore, pur essendo depresso, si presenta come reattivo (ovvero chi ne è colpito è capace di rallegrarsi a fronte di eventi positivi) e generalmente peggiora nelle ore serali.
I disturbi alimentari (DCA) sono rappresentati da quelle patologie che causano atteggiamenti inadeguati riguardo all’assunzione del cibo e pensieri disfunzionali sulla propria immagine corporea. Ne sono un esempio l’anoressia nervosa, la bulimia nervosa e i disturbi da alimentazione incontrollata. Chi è affetto da questi disturbi può continuare a mangiare anche se si sente sazio o smettere di mangiare nonostante sia affamato.
Con la medicina iperbarica si può guarire, se si interviene in tempo
Osteonecrosi: cosa è
Si chiama osteonecrosi la patologia articolare che interessa l’apparato scheletrico in deficit di apporto sanguigno. Se sono i vasi sanguigni che alimentano l’osso a soffrire, il tessuto vivente muore e il paziente patisce infermità e dolori atroci. Colpisce principalmente il ginocchio, la spalla o le anche ma nessun distretto ne è immune. I meccanismi patologici specifici sono ancora oscuri nonostante le ricerche in merito. Oltre ai fattori di rischio più conosciuti, la chemioterapia, l’alcool e l’esposizione ad irraggiamenti, negli ultimi tempi sul banco degli imputati sono saliti anche alcuni medicinali come gli steroidi, principi attivi come l‘alendronato, l’etidronate e il risedronato.
Hibiscus sabdariffa è una pianta appartenente alla famiglia delle Malvaceae, ha portamento cespuglioso e può raggiungere i 2,4 m di altezza. I calici carnosi di colore rosso sono edibili e sono utilizzati come fonte alimentare per la preparazione di una bevanda che prende il nome di karkadè (o carcadè).