Come è nata la camera iperbarica?

Nel 1960 il prof. Boerema, illustre chirurgo e fisiologo di Amsterdam, fu il primo a sperimentare il meccanismo d’azione dell’ossigenoterapia iperbarica.

Per l’esperimento utilizzò alcuni maialini privi dei globuli rossi e li mise in una camera iperbarica pressurizzata con ossigeno puro a 3 ATA con all’interno il necessario per la loro sussistenza. Questi maiali seppur anemizzati riuscirono a sopravvivere in iperbarismo per 1 settimana.

Nel 1960 il prof. Boerema, illustre chirurgo e fisiologo di Amsterdam, fu il primo a sperimentare il meccanismo d’azione dell’ossigenoterapia iperbarica.

Per l’esperimento utilizzò alcuni maialini privi dei globuli rossi e li mise in una camera iperbarica pressurizzata con ossigeno puro a 3 ATA con all’interno il necessario per la loro sussistenza. Questi maiali seppur anemizzati riuscirono a sopravvivere in iperbarismo per 1 settimana.

 

 

Questo fu possibile grazie alla legge fisica di Henry, formulata da Wil- liam Henry nel 1803 che regolamenta la solubilità dei gas nei solventi.

 

«Se un gas che esercita una pressione sulla superficie di un liquido, vi entra in soluzione finché in quel liquido avrà raggiunto la stessa pressione che esercita sopra di esso».

 

A temperatura costante, la solubilità di un gas è direttamente proporzionale alla pressione che il gas esercita sulla soluzione. Il liquido si definisce saturo quando avrà raggiunto la stessa pressione del gas che esercita una pressione su di esso: C=KP. In cui C è la concentrazione fisica del gas disciolto nella soluzione, P è la pressione del gas sovrastante la soluzione e K è detta “Costante di Henry”, una costante tipica che dipende dalla natura chimica del rapporto soluto-solvente.

 

 

In natura quando respiriamo siamo costantemente soggetti alla legge di Henry. In camera iperbarica i maialini respirarono ossigeno puro a 3 ATA e la parte liquida del plasma venne fisicamente saturata di ossigeno (non legata all’emoglobina).

La frazione molare di ossigeno di- sciolta nella parte liquida del pla- sma fu talmente elevata da rendere totalmente obsoleta la presenza dei globuli rossi, riuscendo a mantenere efficienti tutte le funzioni vitali nonostante i maialini fossero stati anemizzati. Al termine dell’esperimento i maialini vennero di nuovo iperfusi con i globuli rossi e continuarono a vivere.

Quest’esperimento ebbe un’importante rilevanza mondiale e pose le basi medico-scientifiche per gli studi dell’attuale medicina iperbarica e subacquea.

 

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