La scuola, consigli per genitori e figli

Inizia la scuola e dopo la pausa estiva c’è chi si affaccia per la prima volta al mondo scolastico e chi invece naviga già da un po’ nel mondo della formazione e dell’apprendimento.

I PICCOLI AL DEBUTTO Per loro si tratta di un grande passo fuori dalla famiglia. A livello fisico è un vero e proprio distacco, dalla sicurezza della casa all’esplorazione di un luogo nuovo, nuovi amici e nuove richieste a cui rispondere. L’inizio della scuola non è per tutti omogeneo.

Inizia la scuola e dopo la pausa estiva c’è chi si affaccia per la prima volta al mondo scolastico e chi invece naviga già da un po’ nel mondo della formazione e dell’apprendimento.

I PICCOLI AL DEBUTTO Per loro si tratta di un grande passo fuori dalla famiglia. A livello fisico è un vero e proprio distacco, dalla sicurezza della casa all’esplorazione di un luogo nuovo, nuovi amici e nuove richieste a cui rispondere. L’inizio della scuola non è per tutti omogeneo. I bambini con un buon attaccamento, dopo il fisiologico periodo di adattamento iniziale, avranno energie mentali per recepire ed attivarsi verso quanto proposto dalla scuola. Altri bambini possono sentire ancora il bisogno di una maggiore presenza della famiglia e pertanto potrebbero sembrare distratti all’inizio, perché il loro pensiero, le loro energie emotive sono rivolte alla casa, agli affetti. Ogni bambino apprende anche attraverso il filtro delle emozioni e della storia personale.

IL RUOLO DEI GENITORI Anche per loro è un periodo di adattamento, di osservazione e di ascolto che richiede tempo. All’inizio dell’anno scolastico è fondamentale seguire i figli con gradualità nei compiti. I compiti a casa rappresentano una delle occasioni per sperimentare gradualmente l’autonomia dei bambini, un’opportunità per imparare “la responsabilità del proprio lavoro”, ruolo del genitore è fornire una guida nella pianificazione del lavoro da fare, nella gestione del tempo e lasciare anche modo al bambino di organizzarsi. È bene osservare eventuali segni di difficoltà psicologica o di apprendimento, come ad esempio nei casi di sospetta dislessia, questi andrebbero individuati il prima possibile se presenti, perché influiscono sull’approccio alla scuola, allo studio e sull’autostima dell’alunno. Da ricordare che i disturbi specifici dell’apprendimento costituiscono una caratteristica dell’individuo in cui vi è una compromissione specifica di origine neurobiologica, che non dipende dalla volontà della persona o dall’impegno.

GLI ADOLESCENTI Per i ragazzi ormai abituati alla routine scolastica invece l’inizio della scuola comporta sicuramente l’utilizzo di un buon metodo di studio per affrontare il carico scolastico. Come esiste un metodo per preparare una ricetta o per affrontare un percorso in montagna, esiste anche un metodo per studiare. Il metodo di studio fornisce una serie di passi da fare per ottenere il massimo dalle proprie capacità e dal tempo a disposizione. Un buon metodo di studio inizia a scuola e prosegue a casa.

Un aspetto da considerare è il contesto che circonda l’attività di studio. Ci sono tre tipi di contesto: psicologico, organizzativo, ambientale.

Il contesto psicologico è fondamentale in ogni ambito, non solo nell’apprendimento. Avere fiducia nelle proprie capacità, sapere di potercela fare nell’affrontare un compito è la base per riuscire. Pensare agli insuccessi come esperienze da cui trarre insegnamenti è una delle chiavi per mantenere alta la motivazione.

Il contesto organizzativo L’organizzazione è la griglia che disegna i contorni della giornata. Per organizzarsi al meglio è necessario conoscere il tempo che si ha a disposizione, utilizzare un diario o agenda, quantificare il carico di studio e dividerlo per obiettivi raggiungibili, da completare di volta in volta, senza dimenticare le pause. Nell’organizzazione del programma di studio bisogna tener conto della curva dell’attenzione: la nostra capacità dopo 20/25 minuti diminuisce sensibilmente, pertanto è bene fare una breve pausa per poi riprendere lo studio. 
Il contesto ambientale Il posto dove si studia ha la sua importanza, deve risultare confortevole, luminoso, e ben attrezzato, con il materiale necessario a portata di mano, in modo da limitare spostamenti e quindi perdite di tempo.