Certificato medico: ecco tutto quello che c’è da sapere

Il mese di settembre significa fine delle vacanze, ma per moltissimi anche ripresa quotidiana o settimanale dell’attività fisico-motoria e sportiva. Cosa sappiamo però del certificato medico? Le spiegazioni del dottor Raoul Latini, specialista in Cardiologia, specialista in Medicina Interna, specialista in Medicina dello sport.

Il mese di settembre significa fine delle vacanze, ma per moltissimi anche ripresa quotidiana o settimanale dell’attività fisico-motoria e sportiva. Cosa sappiamo però del certificato medico? Le spiegazioni del dottor Raoul Latini, specialista in Cardiologia, specialista in Medicina Interna, specialista in Medicina dello sport.

Il Ministero della Salute di stingue 3 tipologie di attività fisico­sportiva:

1) ludico­motoria: è stato soppresso il certificato me dico sportivo

2) non agonistica: è obbligatorio il certificato medico sportivo

3) agonistica: è obbligatorio il certificato medico sportivo 
Attività ludico­motoria È l’attività, individuale o collettiva, praticata da “soggetti non tesserati finalizzata al raggiungimento e al mantenimento psico-fisico, non regolamentata da organismi sportivi e comprende anche l’attività che si svolge in proprio”. In pratica: per andare a nuotare in piscina, o in palestra, a correre al parco o a giocare a calcetto non è obbligatorio il certificato medico sportivo. Tut tavia alcuni centri fitness o piscine lo richiedono come forma di tutela e assicurazione da eventuali infortuni.
Attività non agonistica Si intendono le attività sportive svolte dai tesserati e organizzate dal CONI, da società sportive affiliate alle Federazioni sportive nazionali (FIGC, FIN, FIT, FIPAV, etc), gli Enti di promozione sportiva riconosciuta dal Coni (CSI, PGS, UISP, CUSI etc) o gli organi scolastici nell’ambito delle attività parascolastiche. In questi casi i tesserati devono presentare il certificato medico sportivo. Può essere rilasciato da uno specialista in medicina dello sport, da un medico di medicina generale o dal pediatra e deve contenere gli esiti di una anamnesi ed esame obiettivo, della misurazione della pressione e di un elettrocardiogramma a riposo. Devono farlo gli alunni che svolgono attività fisico-sporti ve parascolastiche, organizzate cioè dalle scuole al di fuori dall’orario di lezione; coloro che fanno sport presso società affiliate alle Federazioni sportive nazionali e al Coni (ma che non siano considerati atleti agonisti); chi partecipa ai Giochi sportivi studenteschi nelle fasi precedenti a quella nazionale. Possono rilasciarlo il me- dico di medicina generale per i propri assistiti; il pediatra di libera scelta per i propri assistiti; il medico specialista in medicina dello sport ovvero i medici della Federazione me di co-sportiva italiana del CONI. Validità e durata del certificato medico Il controllo deve essere annuale ed il certificato ha validità annuale con decorrenza dalla data di rilascio.
Attività agonistica Sono le attività sportive praticate come membri tesserati a una Federazione sportiva o Ente sportivo riconosciuti dal Coni e praticate in maniera continuata con la partecipazione regolare a gare e incontri agonistici. In questo caso il certificato medico sportivo è obbligatorio, deve essere rilasciato da uno specialista di medicina dello sport e deve prevedere esami approfonditi che attestino l’idoneità della persona alla pratica di uno sport a livello a go- nistico (per esempio la spirometria, l’esame delle urine, il test visivo e l’elettrocardiogramma sotto sforzo).


Associati Fisiomed e Somachandra

Il nostro centro medico può rilasciare in tempo reale certificati alla pratica sportiva non­agonistica. La visita e l’inerente esame obiettivo, focalizzato sul si stema cardiovascolare, è effettuata da un medico specialista in Cardiologia in patologie cardiache dell’adulto e del bambino. L’elettrocardiogramma e la vi- sita sono integrati dall’ecocardiogramma, l’esame che mo stra l’anatomia e la funzionalità del cuore nonché le caratteristiche dei flussi all’interno del cuore. Tale indagine consente di identificare patologie cardiache che talora sfuggono ad una pur attenta valutazione clinica/obiettiva ed elettrocardiografica.