La diagnosi precoce del Melanoma: dall’alfabeto dei nei al video-dermascopio

Il melanoma cutaneo è una neoplasia ad alta invasività il cui numero è costantemente aumentato negli ultimi anni e la diagnosi precoce rappresenta la principale arma disponibile nel contrastare questa grave malattia. Il Melanoma, infatti, solo se riconosciuto precocemente può essere curato definitivamente con un semplice intervento dermochirurgico; se invece viene diagnosticato tardivamente si va incontro ad un difficile percorso oncologico che culmina spesso con un esito infausto per il paziente. Aumento dell’attenzione

Il melanoma cutaneo è una neoplasia ad alta invasività il cui numero è costantemente aumentato negli ultimi anni e la diagnosi precoce rappresenta la principale arma disponibile nel contrastare questa grave malattia. Il Melanoma, infatti, solo se riconosciuto precocemente può essere curato definitivamente con un semplice intervento dermochirurgico; se invece viene diagnosticato tardivamente si va incontro ad un difficile percorso oncologico che culmina spesso con un esito infausto per il paziente. Aumento dell’attenzione Le vacanze sono alle spalle, ma l’abbronzatura è ancora evidente. Attenzione però alla salute della pelle e alla comparsa di macchie sospette. Fortunatamente negli ultimi anni il livello di attenzione della popolazione nei confronti delle neoformazioni cutanee è molto aumentato, così come è aumentata la richiesta da parte dei pazienti e dei medici di famiglia di una diagnosi tempestiva e non invasiva di ogni lesione cutanea sospetta. Pertanto l’impegno richiesto al dermatologo (consigliabile una visita all’anno almeno) è quello di riconoscere questa patologia il più precocemente possibile.

L’alfabeto dei nei

È un modo semplice e veloce da ricordare per riconoscere se una macchia, diciamo un neo, è sospetta. Si utilizzano le prime cinque lettere dell’alfabeto:

• A come Asimmetria: se ipotizziamo di dividere il neo a metà con una linea verticale, dobbiamo verificare se le due parti sono uguali (simmetriche) oppure diverse tra loro (asimmetriche). Se la mac chia è asimmetrica deve destare preoccupazione.

• B come Bordi: i bordi di un neo non pericoloso sono regolari, mentre se sono irregolari e frastagliati è sospetto.

• C come Colore: Se il colore si modifica nel tempo o vi sono più colori contempora neamente si deve accendere una spia di allarme.
• D come Dimensioni: i nei hanno dimensioni modeste, in media un diametro di 2-3 millimetri. Meglio approfondire, quindi, se la macchia è piuttosto grande, con un diametro oltre i 6 millimetri.

• E come Evoluzione: se la macchia si modifica velocemente cambiando aspetto, quindi, forma, colore o dimensioni oppure se iniziasse a diventare pruriginosa, è bene allertarsi e rivolgersi al dermatologo.

La svolta

Non sempre l’alfabeto dei nei poteva fornire una risposta precisa, una svolta fondamentale c’è stata con l’avvento della Dermoscopia in epiluminescenza. È una tecnica molto semplice che si avvale del dermatoscopio, uno strumento che, appoggiato direttamente sulla cute con l’aggiunta di una goccia di olio,consente all’osservatore di esaminare la lesione con un notevole ingrandimento e,soprattutto,di studiarne la struttura con grande precisione. Una volta esaminate accuratamente tutte le neoformazioni cutanee il dermatologo consiglia il paziente sul da farsi:

• asportazione urgente di una lesione maligna o fortemente sospetta

• asportazione preventiva di una lesione importante

• invito a controlli di prevenzione programmati

Una pratica molto utile per eseguire i controlli periodici è la Mappa Nevica che permette, avvalendosi di un videodermatoscopio, di fotografare le singole lesioni in epiluminescenza e di immagazzinare le immagini in un computer con la possibilità di confrontarle nel tempo per seguirne l’evoluzione.