capelli che cadono...

Vedere una caduta quotidiana di capelli è un fatto normale e fisiologico in quanto il follicolo pilifero, la struttura che produce il capello, alterna un periodo di attività in cui il capello cresce ad un periodo di riposo in cui il capello cade. La caduta varia da alcune unità fino a svariate decine di capelli al giorno con differenze tra gli individui e con picchi stagionali in autunno e primavera.

Vedere una caduta quotidiana di capelli è un fatto normale e fisiologico in quanto il follicolo pilifero, la struttura che produce il capello, alterna un periodo di attività in cui il capello cresce ad un periodo di riposo in cui il capello cade. La caduta varia da alcune unità fino a svariate decine di capelli al giorno con differenze tra gli individui e con picchi stagionali in autunno e primavera.
Fin quando questo sistema di caduta-ricrescita rimane in equilibrio la quantità di capelli presenti sul cuoio capelluto rimane pressoché costante; quando invece si nota una diminuzione o un diradamento dei capelli significa che si è in presenza di un problema definito scientificamente alopecia. È questo il momento giusto per consultare un dermatologo che, con una visita accurata, farà una diagnosi precisa e proporrà un'adeguata terapia.
Le cause di una alopecia possono essere molteplici: infezioni fungine, malnutrizione, carenze vitaminiche, anemie, malfunzionalità tiroidea, chemioterapia, traumi o stress, dopo una gravidanza
o interventi chirurgici.
Comunemente le alopecie si distinguono in
1) reversibili dove il follicolo pilifero è ancora in grado di riprodurre un nuovo capello spontaneamente o in seguito a terapia medica appropriata
2) irreversibili quando il follicolo è irrimediabilmente distrutto e le uniche possibilità terapeutiche sono chirurgiche.
Quando si trova ad affrontare un problema di perdita di capelli il dermatologo, per una corretta diagnosi, visiterà accuratamente il paziente, eseguirà dei test mirati e, se necessario, richiederà alcuni specifici esami del sangue per controllare l'assetto ormonale o valutare carenze di alcune sostanze essenziali per la salute dei capelli.
In casi particolari, come alcune particolari malattie del cuoio capelluto in cui è difficile porre
una diagnosi immediata, il dermatologo eseguirà direttamente una biopsia.
Ogni forma di alopecia ha una propria terapia che varia da caso a caso.
Ad esempio in caso di infezione batterica o fungina sarà prescritto il giusto antibiotico; se la caduta è conseguente a pregressi stress psico-fisici saranno prescritti rimedi che aiutano una pronta ricrescita; si interverrà con zinco, ferro o vitamine in casi di carenze accertate.
Va ricordata anche la terapia con PRP che consiste nell'iniettare direttamente sul cuoio capelluto del paziente il proprio plasma arricchito di fattori di crescita di derivazione piastrinica.
Una menzione particolare merita l'alopecia androgenetica o calvizie, il più comune e diffuso problema di capelli in natura. Il disturbo, geneticamente trasmesso, colpisce entrambi i sessi ed inizia attorno ai 18-20 anni progredendo inesorabilmente con il passare del tempo. Consiste nella perdita dei capelli nella parte centrale del cuoio capelluto senza intaccare le regioni laterali e posteriore ed è causato dalla presenza dell'enzima 5-alfa reduttasi che interferisce con la normale attività del follicolo pilifero fino a provocarne la totale atrofia.
Attualmente esistono terapie molto efficaci (minoxidil, finasteride, soluzioni antiandrogene, PRP) che, se iniziate precocemente, combattono con efficacia questa condizione per molti angosciante.
Nei casi in cui i capelli sono caduti in modo irreversibile è possibile intervenire chirurgicamente
con un intervento di autotrapianto di capelli dai sicuri e soddisfacenti risultati.