Il massaggio sportivo rappresenta una delle pratiche più importanti nel campo della preparazione e del recupero fisico dell’atleta.
Non è raro, durante una competizione sportiva, notare uno dei giocatori che cade a terra a causa di crampi o dolori muscolari. Immediatamente interviene il massaggiatore che, tramite il massaggio sportivo, consente all’atleta di rientrare in campo in pochi istanti.
Questo semplice esempio dimostra chiaramente quanto tale tecnica sia fondamentale, non solo per chi pratica attività agonistica, ma anche per chi svolge sport a livello amatoriale o desidera prendersi cura del proprio corpo.
Cosa è il massaggio sportivo? Il massaggio sportivo è una tecnica manuale finalizzata al recupero energetico dell’atleta e al mantenimento dell’efficienza psico-fisica dell’atleta. Le radici del massaggio risalgono ad oltre settemila anni fa in Cina e in India; in Grecia, nel V-IV secolo a.C., Ippocrate (considerato “il padre della medicina”) ne riconobbe il valore terapeutico. Per parlare di massaggio sportivo, dobbiamo aspettare le prime Olimpiadi con l’arte manipolatoria, che serviva ad integrare anima, mente e corpo. Nel tempo, anche i Paesi dell’Est ne hanno approfondito i benefici tramite i loro studi, inserendolo persino come materia di studio negli istituti di educazione fisica. Nel mondo Occidentale, il sistema di massaggio più utilizzato si fonda sulle manipolazioni di base come effleurage, petrissage, frizione e percussione. La padronanza di questi movimenti, unita alla capacità di comunicazione e consapevolezza, garantisce al terapista i mezzi necessari per adattare il massaggio alle esigenze individuali. Rispetto ad altre forme di massaggio, come quello rilassante, linfodrenante e olistico, il massaggio sportivo si distingue per le sue finalità mirate e specifiche, ovvero prevenire infortuni, ottimizzare le prestazioni dell’atleta, ridurre le tensioni accumulate durante l’allenamento o la competizione e favorire il recupero muscolare.
Cosa rappresenta nello specifico il massaggio sportivo? Si tratta di un massaggio decontratturante, che agisce in profondità sulle masse muscolari per sciogliere contratture, nodi e rigidità. Le manovre generali utilizzate comprendono sfioramento, frizionamento, impastamento, percussioni, vibrazione e scarico, tutte finalizzate a riportare l’organismo in equilibrio.
Quali sono i benefici? Dal punto di vista fisiologico, gli effetti del massaggio sportivo possono essere ad azione diretta e ad azione indiretta. Nel primo caso, esso agisce direttamente sulla muscolatura contribuendo ad aumentare la temperatura corporea e la microcircolazione locale, oltre a migliorare l’elasticità dei tessuti e favorire una maggior ossigenazione, miglior digestione e drenaggio del sistema linfatico. Inoltre, contribuisce a eliminare le scorie metaboliche riducendo i DOMS (“Delaved Onset Muscle Soreness”), ossia l’indolenzimento muscolare ad insorgenza ritardata. A livello articolare, incrementa la mobilità. Non solo; il massaggio sportivo ha effetti anche a livello psicologico, in quanto riduce il livello di stress ormonale, migliora l’umore e induce una sensazione di benessere generale di allentamento. Infine, esso influisce sotto l’aspetto neurologico, poiché contribuisce all’attivazione del sistema nervoso parasimpatico e al successivo rilassamento. Esistono poi gli effetti ad azione indiretta, grazie a fenomeni riflessi che stimolano i riflessi viscerali e portano azioni vasomotorie sul tono muscolare e stimolazioni del sistema neurovegetativo.
E le controindicazioni? Naturalmente, come ogni trattamento, anche il massaggio sportivo presenta delle controindicazioni a livello localizzato e medico. Non bisogna eseguire il massaggio sul sito di una frattura, uno stiramento o una lussazione, né su aree del corpo in cui sono presenti problemi cutanei superficiali, noduli, nei. È sconsigliato eseguirlo durante il primo trimestre di gravidanza, mentre nelle fasi successive è possibile attuare il trattamento ma con cautela, evitando pressioni profonde su zone particolarmente sensibili come la regione lombare, inguine o caviglie. Infine, a livello di controindicazioni mediche non bisogna utilizzare il massaggio in presenza di patologie mediche gravi o zone sottoposte recentemente a iniezioni.
A chi è consigliato? Il massaggio sportivo non è riservato esclusivamente agli atleti professionisti. È indicato anche per chi pratica attività fisica a livello amatoriale e persino per chi, pur non facendo sport, soffre di tensioni muscolari dovute a posture scorrette o a lavori sedentari.
Massaggio decontratturante prima o dopo la gara? In ambito agonistico, esistono tre tipologie di massaggio: il massaggio pregara, infra-gara e post-gara. Tutti e tre si basano su quattro principi fondamentali: la profondità, la velocità, la frequenza e la durata. Il massaggio pre-gara è composto da poche manovre veloci ma efficaci, eseguite ad alta frequenza, senza andare in profondità, della durata massima di dieci minuti per stimolare la muscolatura e prepararla allo sforzo che dovrà sostenere. Al contrario, il massaggio dopo la competizione assume un ruolo decongestionante (immediato entro 24h) e defaticante (dopo 24h): esso ha una durata che va dai 30’ ai 60’, è caratterizzato da movimenti lenti e molto profondi, al fine di favorire la rimozione dei cataboliti e stimolare il ritorno venoso, il rilassamento e l’ossigenazione dei tessuti. A differenza dei primi due, il massaggio infra-gara viene utilizzato tra le fasi della competizione in soccorso dell’atleta; da sottolineare il fatto che non è possibile attuarlo in tutte le discipline sportive, ma solo dove possibile. Esso rappresenta un protocollo di intervento nelle pause: interviene sul dolore, sulla rimozione dei cataboliti e sui crampi, o per drenare l’edema e permettere all’atleta di proseguire la sua performance. Un’ulteriore differenza riguarda il fatto che nel massaggio pre-gara viene utilizzata principalmente una mobilità attiva e uno stretching dinamico allo scopo di attivare la muscolatura; invece, nel post-gara, vengono attivati prevalentemente esercizi di stretching, PNF, mobilità passiva, allungamento, pilates e tecniche mézières. In conclusione, il massaggio sportivo non è solo un trattamento di supporto alle prestazioni degli atleti, ma rappresenta uno strumento fondamentale per il benessere globale della persona. Se esso viene integrato correttamente nella preparazione e nel recupero, può divenire realmente un alleato indispensabile per chiunque desideri migliorare la qualità della vita quotidiana.
A cura del Dott. Massimiliano Prenna Posturologo, massaggiatore sportivo e chinesiologo

