La rivoluzione dell'insulina settimanale, Il pet-business Italiano Solare si, solare no?

La rivoluzione dell’insulina settimanale
L’Italia sarà il primo paese al mondo a proporre l’iniezione una volta a settimana per i pazienti diabetici e sarà gratuita a carico del sistema sanitario nazionale. La rivoluzione sta nell’iniezione ogni sette giorni, anziché ogni giorno. Un cambiamento dunque sostanziale per chi convive con il diabete, e che arriva dopo oltre 100 anni dalla scoperta dell’isulina. E il nostro Paese è pioniere in questo, farà da apripista, perchè da noi il diabete è un tema urgente e molto sentito. Secondo le stime, sono poco meno di 4 milioni coloro che soffrono di diabete, con una incidenza in constante crescita. L’insulina va detto non sarà adatta per i tutti i tipi diabete. È indicata per il tipo di diabete 2, e per alcuni casi selezionati di diabete di tipo 1. In ogni caso sarà sempre il medico a stabilire se e come introdurla nel piano terapeutico. In un sistema sanitario che punta sempre di più alla personalizzazione delle cure, questa innovazione rappresenta un passo concreto verso un modello in cui la tecnologia farmaceutica si mette al servizio della vita quotidiana del paziente. E non si stratta solo di un vantaggio pratico; che secondo gli ultimi studi clinici, l’efficacia di questa nuova insulina è sovrapponibile, se non lievemente superiore, rispetto alle insuline basali attualmente in uso.
Il pet-business italiano
In Italia ci sono 10,2 milioni di cani e 8,8 di gatti e il 79% degli italiani li considera parte della famiglia. Il 56% degli italiani possiede almeno un animale domestico e il comparto degli alimenti per animali da compagni fattura 3,1 miliardi. Si prevedeno ulteriori crescite, con attenzione crescente al beauty per animali.
Solare si, solare no?
Solo il 15% degli italiani utilizza i filtri solari tutto l’anno, come consigliano i dermatologi. Le formule delle texture sono sempre più leggere, e tecnologicamente avanzate, sensoriali, e agiscono su più fronti: uniscono protezione e contrastano le macchie, hanno pigmenti per una pelle dorata ma pure attivi anti-età. Mentre per gli UVB ci si affida alla scala numerica (10,20,30,50) per UVA questa scala che stabilisce il grado di protezione non esiste ancora. Gli UVB scottano e al limite rovinano i primi giorni di vacanza, ma gli UVA sono subdoli e raggiungono il derma con tutti i danni che possono fare, dalla comparsa delle rughe precoci, sino a problematiche più serie. Se non si è ai Tropici, dunque, meglio applicare il solare in spiaggia, prima di esporsi al sole, e soprattutto riapplicarlo ogni due ore.
a cura della copywriter Paola Pieroni