La dieta BARF

Il termine B.A.R.F. è un acronimo derivato dall’inglese Bones And Raw Food (Ossa e Cibo Crudi), oppure come altri pensano da Biologically Appropriate Raw Food (Cibo Crudo Biologicamente Appropriato).

Questo tipo di dieta è stato codificato dal dottor Ian Billinghurst, medico veterinario australiano che per primo ne ha parlato diffusamente nei suoi libri. Sempre più diffusa in Italia, questo sistema di alimentazione a base di carne e altri cibi crudi di origine animale, include alcuni tipi di ossa e frattaglie. Seguire una dieta BARF con il proprio animale non vuol dire dare solo carne cruda o, peggio, buttargli qualche osso a caso.

Perché sia completa e bilanciata infatti anche per la dieta BARF è necessario seguire alcune semplici regole e non far mancare mai variabilità di ingredienti.

"Gli ingredienti fondamentali che costituiscono la dieta BARF sono le Ossa Polpose (OP), la carne senza osso (CSO) e organi di vario tipo fra cui i più importanti quali fegato, cuore e milza, verdure e grassi."

Un ingrediente da non tutti utilizzato, per via dell’odore e della difficoltà di reperimento, è la trippa verde. Quella che i BARFer indicano come trippa verde corrisponde, da un punto di vista anatomico, ai prestomaci dei ruminanti (reticolo, rumine e omaso).

Questo ingrediente aggiunge all’alimento giornaliero del cane una grande quantità di flora microbica. Non la troverete però nei supermercati, dato che quella in vendita è solitamente pulita e sbiancata e non apporta alcun beneficio al nostro cane. All’interno dei diversi tipi di carne senza osso (CSO), abbiamo tutti i tipi di carne, escluso il maiale, che per via della possibile contaminazione con il virus della pseudorabbia (Aujeszky) dovrebbe sempre essere evitato crudo.

Anche pesce e uova rientrano nella macro categoria della CSO, dando variabilità alla dieta. Per quanto riguarda le verdure, l’importante è non somministrarne in quantità eccessiva. Ricordate che i vostri cani e gatti sono carnivori e che le loro capacità di digestione della componente vegetale è alquanto scarsa. Per i vantaggi, senza dubbio, la dieta BARF è un regime dietetico molto vicino ai fabbisogni nutrizionali del cane. Se correttamente formulata, infatti, non ha infatti bisogno di integrazione. È inoltre un cibo appetitoso per la maggior parte dei cani e estremamente appagante per la componente di masticazione che apporta.

Da un punto di vista di sicurezza, la dieta BARF ci permette di vedere bene cosa stiamo mettendo nella ciotola dei nostri cani e questo, considerato i problemi che si hanno con gli alimenti industriali, non è poco. Questa dieta non è più costosa rispetto ad un buon alimento commerciale.

Anzi, seguire un alimentazione BARF permette di utilizzare una serie di tagli, considerati “scarti” di macellazione in quanto poco graditi, che in realtà sono alimenti ricchissimi di proprietà nutritive. E questo aggiunge un valore etico alla dieta BARF, non da poco. Non è però un regime alimentare adatto a tutti gli amici a quattro zampe, ecco perché bisogna sapere quali ossa dare e conoscere le capacità masticative dei nostri cani e gatti. Come sempre l’importante è informarsi e, se non ci si sente tranquilli, chiedere aiuto a medici veterinari competenti.

Dott.ssa Laura Mancinelli