L’alimentazione del cane e del gatto e il ruolo del medico veterinario nutrizionista

In Italia si trovano oggi circa 7 milioni di cani e altrettanti gatti che hanno oramai acquisito a tutti gli effetti lo status di membri delle famiglie con cui convivono.

In questi ultimi decenni l’aspettativa di vita di cani e gatti è aumentata notevolmente grazie alla maggiore sensibilità dei proprietari, al miglioramento delle cure veterinarie e ad una alimentazione più apprpriata. Proprio l’alimentazione riveste un ruolo sempre più importante nel mantenimento di salute e benessere degli animali da compagnia. Fino a pochi anni fa la figura del veterinario che si occupa dell’alimentazione e della nutrizione del cane o del gatto era una figura poco conosciuta nel mondo degli animali domestici e con esso anche l’alimentazione del cane e del gatto era una materia poco presa in considerazione dai proprietari. Ad oggi possiamo affermare che le cose sono cambiate e che questi cambiamenti hanno portato alla consapevolezza che l’intervento nutrizionale sia non solo parte integrante della gestione terapeutica delle più comuni patologie, ma anche un atto preventivo importantissimo, dove il nutrizionista ha la responsabilità di guidare ed educare i proprietari verso un’adeguata e corretta alimentazione dei propri amici a 4 zampe.

Come tutti i cambiamenti, anche questo ha coinvolto per prime solo le persone più attente e curiose, ma ora il processo è così imponente che non si può più fermare: ogni giorno cresce il numero di colleghi veterinari che consigliano ai propri pazienti una consulenza nutrizionale senza basarsi esclusivamente su terapie farmacologiche.

In medicina umana abbiamo tantissimi esempi la cui alimentazione ha influito considerevolmente sullo stato di salute (nel bene o nel male): perchè questo dovrebbe essere diverso per i cani e per i gatti?

Ippocrate più di duemila anni fa, alludendo all’uomo, disse fa che il cibo sia la tua medicina e che la medicina sia il tuo cibo. C’è voluto molto tempo per capirlo, ma ora è chiaro che vale anche per i nostri amici a quattro zampe!

La nutrizione rappresenta quindi, sia in campo veterinario sia in medicina umana, uno strumento imprescindibile di prevenzione e cura. Considerate che nel 70% delle malattie l’intervento dell’alimentazione è la chiave per il miglioramento del paziente.

Le malattie più strettamente correlate con l’alimentazione sono indubbiamente quelle del tratto gastrointestinale. Non c’è malattia gastrica o intestinale che non abbia bisogno di essere valutata anche dal nutrizionista.

Molteplici sono le patologie che potrebbero trarre enormi benefici con un’alimentazione specifica come ad esempio il diabete mellito, l’epilessia e le affezioni delle vie urinarie. Giusto per citare qualche esempio: un cane o un gatto che soffre di insufficienza renale cronica e che assume tutti i giorni i farmaci raccomandati ma continua a mangiare ciò che vuole perché le diete non le gradisce, difficilmente vedrà dei miglioramenti e tenderà ad un più rapido peggioramento. In questo caso perché non valutare una dieta fatta in casa che abbia le caratteristiche nutrizionali specifiche per gestire al meglio questa patologia?

Altro esempio: un cane atopico o allergico potrebbe essere trattato non solo con farmaci ma anche e soprattutto con una dieta ad eliminazione che poi venga adeguatamente bilanciata e integrata di nutrienti ad effetto antinfiammatorio. Alla luce dei fatti non si può più pensare che il nutrizionista sia solo un veterinario che serve a far dimagrire un animale, o da consigliare in particolarissime e rare circostanze, perché in realtà ha un ruolo estremamente importante sia per la medicina preventiva che per la guarigione dei pazienti.

Dott.ssa Laura Mancinelli