Clima ed invecchiamento

Tutti i Media da mesi parlano dei record di temperatura che coinvolgono i ghiacciai, determinano lo 0 termico a oltre 5000 metri, determinano una crescita della temperatura dei mari tale da modificare profondamente la biologia marina con una diversa circolazione delle specie marine e delle loro prospettive di vita. Non solo, lo scioglimento dei ghiacciai polari modifica la quantità e la qualità dell’acqua marina stessa.

Questa rappresentazione ultra semplicistica implica una serie di eventi che riguardano l’evaporazione e quindi lo spostamento di masse d’aria a temperatura variabile che originano condizioni meteorologiche abnormi. Cataclismi sopra e sotto, con solo qualche grado di differenza, capaci di produrre danni incalcolabili ed un invecchiamento del nostro pianeta sempre più inarrestabile.

Attiviamo la memoria per ricordare le gravi alluvioni, incendi sia in Italia che nel resto del mondo! Tutti questi sconvolgimenti non solo sono causa di morte, cancellazione di tanti milioni di vite umane, animali e così anche in tutto il regno vegetale, ma creano patologie a diversi livelli negli organismi viventi, tra cui l’uomo.

Definisco, forse impropriamente, questo triste fenomeno globale terrestre INVECCHIAMENTO PRECOCE del Pianeta Terra nel contesto dell’Universo. Siamo noi, Specie Umana, ad aver attivato nell’ultimo secolo una spasmodica corsa ad eventi acceleratori dei fenomeni ossidativi delle materie e delle energie universali capaci di influire sul Pianeta Terra. Quello che colpisce il mare, le foreste, il magnetismo terrestre colpisce anche noi Specie Umana: siamo cambiati, stiamo cambiando, invecchiamo diversamente!

Abbiamo accennato all’invecchiamento della terra, dei mari, dell’atmosfera : alluvioni, incendi, siccità, precarietà progressiva del mondo vegetale che ci alimenta.

Noi stessi non ci possiamo sottrarre a questo processo perché l’innalzamento della temperatura generale è sicuramente minore all’innalzamento delle temperature zonali, che sono in ogni caso territori di importanti dimensioni. Con l’innalzamento della temperatura si hanno le grandi variazioni della umidità, della evaporazione dei mari o dei laghi con conseguenze barometriche che sono a conoscenza di molti.

Ma nel singolo vivente come si manifesta tutto ciò? Organi ed apparati risentono di queste variazioni che, pur sembrando esigue, sono causa di scompensi funzionali per alterazioni biochimiche e biofisiche.

Un esempio: la circolazione ematica polmonare.

L’aria che giunge a livello alveolare per ossigenare il sangue è in grado di riscaldare il sangue stesso di un minimo valore che incide sulla chimica degli scambi gassosi. Questo sangue, seppur più caldo di pochissimo come interagisce con la sua reologia generale?

Molte cose ancora non sappiamo ma ciò non toglie che già esistono. Un altro esempio l’occhio! L’organo della vista è delicatissimo; con cellule altamente specializzate opera in rapporto con l’esterno, CORNEA e segmento anteriore, e con l’interno del nostro corpo più delicato e sofisticato nel suo metabolismo e nelle sue funzioni.

Esiste un sistema anatomico che cerca di mantenere costanti i gradienti termici delle 2 porzioni, esterna ed interna. Con quanto sopra detto saltano i rapporti termici e scaturiscono patologie diverse che alterano il benessere: cefalee, alterazioni della vista, alterazioni del sonno... e vedremo più in là, le patologie più probabili: aumento e precocità della cataratta e della degenerazione maculare.

Per ora importante è l’impiego, anche 4/5 volte al giorno di una buona lacrima artificiale e altrettante volte una attenta detenzione di palpebre e ciglia per rimuovere tutti quegli elementi tossici che sono parte attiva dei fenomeni di inquinamento.

a cura del Dott. Marcello Stagni