Cefalea e Risonanza Magnetica

La risonanza Magnetica Alto campo dell’encefalo viene impiegata per evidenziare diversi disturbi che vedono coinvolto l’encefalo, tra cui il mal di testa o cefalea, un sintomo molto frequente e spesso invalidante, tanto da impedire lo svolgimento delle normali attività quotidiane.

La cefalea può comparire come patologia primaria o secondaria ad altro disturbo. Da qui la suddivisione del mal di testa in cefalee primarie e cefalee secondarie.

Cefalee primarie e secondarie
Nelle cefalee primarie, il mal di testa è un disturbo autonomo, non legato ad altre patologie. E nella maggior parte dei casi, questi disturbi sono legati a fattori ambientali, a scorrette abitudini di vita, reazioni ormonali e/o stress. Le più frequenti sono l’emicrania, la cefalea tensiva e la cefalea a grappolo.

L’emicrania si manifesta nel 10-15% della popolazione ed interessa per il 70% il sesso femminile. Presenta un dolore pulsante che spesso interessa metà del cranio. A volte è anche preceduta da sintomi, quali disturbi visivi, fonofobia (eccessiva sensibilità alla luce), accompagnata anche da nausea e vomito.

La cefalea tensiva rappresenta la forma più comune e meno dolorosa di diagnosticare cefalea primaria, con dolore diffuso, più spesso costrittivo e con durata di qualche giorno. Non si associa a fotofobia e non si accompagna a nausea e vomito.

La cefalea a grappolo compare soprattutto nell'età adulta ed è caratterizzata da crisi frequenti che possono ripetersi per mesi ed è localizzato in modo prevalente nei dintorni della zona oculare. E il sesso maschile ne è in modo più rilevante interessato.

Come diagnosticare la cefalea
Dopo l’anamnesi, un valido strumento per diagnosticare la cefalea è la risonanza magnetica ad alto campo. Con questo esame è possibile apprezzare il cervello, il cervelletto, il tronco encefalico, l’ipofisi, i ventricoli cerebrali, i nervi acustici ed ottici. La Risonanza Magnetica è una tecnica diagnostica basata sull’applicazione di un campo magnetico ed onde di radiofrequenza (simili alle onde radio) al distretto corporeo da analizzare. Rispetto ad altre metodiche radiologiche (come la TAC) presenta il vantaggio della non invasività e il non impiego di radiazioni ionizzanti, consentendo di ottenere immagini in tre dimensioni. Grazie a questo esame si ottiene una dettagliatissima immagine che permette al radiologo di produrre un preciso referto andando ad analizzare la presenza di patologie che potrebbero causare le cefalee.

Risonanza Magnetica Alto Campo dell’encefalo
La risonanza magnetica ad alto campo è senza dubbio l’esame d’elezione per lo studio dello strutture morfologiche cerebrali. Se la Rmn dell’encefalo non trova indicazioni nella diagnosi delle cefalee primarie, in particolare dell’emicrania; lo diventa qualora essa presenti un cambiamento nell’andamento temporale o nel decorso clinico, o nel sospetto di una cefalea secondaria attribuita ad una patologa sottostante. In questi casi la Risonanza Magnetica ad alto campo risulta necessaria per avere un quadro approfondito. Nella cefalea secondaria, infatti, il mal di testa deriva da una ben definita e precisa malattia sottostante. Ad esempio la sinusite, nevriti o nevralgie, infezioni e infiammazioni, malformazioni vascolari, aumento della pressione endocranica, tumori del cervello o altre lesioni con effetto massa, come ad esempio ematomi ed emoraggie.

Prof. Giuseppe Tanfani