La dermatite atopica

L'eczema o dermatite atopica non sconvolge solo la vita del piccolo paziente, ma anche quella dei genitori. Sono infatti proprio loro a dover usare quelle precauzioni necessarie: vestire il bambino con indumenti di cotone (cotone italiano); le unghie devono essere tagliate corte; tenendo presente che gli acari della polvere possono accentuare la sensibilità della pelle; la stanza in cui dorme il bambino deve essere priva di tappeti; libri, tende e qualsiasi tipo di ricettacolo della polvere, il letto in metallo facilmente lavabile, il materasso in lattice antiacaro, lenzuola e coperte in cotone.

È fondamentale escludere dalla alimentazione cibi contenenti conservanti, coloranti, banane e fragole, questi ultimi perché contengono pigmenti naturali con potere allergenico. I sintomi della dermatite atopica sono: prurito, pelle secca, eruzioni cutanee, pelle screpolata, infiammazione, ispessimento della cute, chiamata anche lichenificazione. Tra le complicanze possono esserci l’impetigine e l’herpes.

Trattamento della dermatite atopica

La dermatite atopica è considerata una patologia genetica. Di solito l’atopico nasce da uno od entrambi i genitori allergici./p>

Contrariamente all’opinione corrente, non condivido l’uso dei corticosteroidi topici, in quanto accentuano la secchezza cutanea determinando ipoatrofia ed abbassando le difese immunitarie visto che tra le complicanze più comuni ci sono l’impetigine e l’herpes.

Importante è idratare la pelle usando sostanze emollienti.

Evitare gli allergeni ed adottare uno stile di vita adeguato, considerando che la dermatite riconosce una eziologia anche psicosomatica. A completamento della terapia riconosco una notevole importanza all’assunzione della vitamina D3. La sintomatologia cutanea è reversibile prima dei 25 anni, solo nei casi più gravi dura tutta la vita.

a cura del Dott. Renato Natale