La terapia per l’occhio secco

La sindrome dell’occhio secco, disturbo frequente nelle persone over 60, può essere trattata in molteplici modi, ma alcuni di essi rappresentano un semplice palliativo.

Il trattamento a luce pulsata invece costituisce la terapia perfetta: il treno di impulsi agisce, difatti, sulla parte offesa stimolando le ghiandole di Meibomio che tornano a svolgere correttamente la propria attività. Nella nostra esperienza la procedura IRPL, nei pazienti affetti da tale sindrome, ha dimostrato di alleviare i sintomi e i segni in modo sicuro ed efficace per un periodo di tempo prolungato, dimostrandosi una valida terapia per i problemi di lacrimazione, blefariti e congiuntiviti.

Il trattamento a luce pulsata invece costituisce la terapia perfetta.

I vantaggi della luce pulsata

La terapia proposta, inoltre, al contrario dei trattamenti tradizionali, non presenta alcun effetto collaterale e/o controindicazione e la soddisfazione dei pazienti, come confermano i numeri, è indice della validità della luce pulsata.

Laddove non fosse possibile curare alla radice la secchezza oculare, come accade ad esempio nel caso delle patologie autoimmunitarie, si può in ogni caso agire sulla sintomatologia, cercando di favorire e mantenere costantemente una buona lubrificazione della superficie oculare. La terapia per l’occhio secco che viene più comunemente prescritta dall’oculista, ovvero l’instillazione di lacrime artificiali, risponde del resto proprio a tale scopo. Tali prodotti tuttavia, riducendo i sintomi soltanto per tempi brevi, comportano la necessità di sottoporsi ad instillazioni frequenti. Questo trattamento è indicato soprattutto verso quei pazienti con dislacrimia di tipo evaporativo, associata ad alterata funzionalità delle ghiandole di Meibomio MGD. Si tratta di soggetti con marcata sensazione di occhio secco, con scarsa o eccessiva lacrimazione, e di pazienti affetti da blefariti e blefarocongiuntiviti croniche, con disfunzioni ormonali, metaboliche ed immunitarie che riguardano le ghiandole esocrine.

IRLP, Luce Pulsata Intensa Regolata per Occhio Secco

Il trattamento a base di luce pulsata si somministra con l’ausilio di uno strumento di ultima generazione, disponibile presso il Centro Diagnostico La Fenice.

Obiettivo del trattamento è stimolare e “sbloccare” le ghiandole di Meibomio ostruite, andando a ripristinare una corretta qualità e produzione del film lacrimale grazie all’apparecchio E-EYE. È un generatore di luce pulsata policromatica, in grado di produrre sequenze di impulsi luminosi perfettamente calibrate ed omogenee. Riattiva il loro normale funzionamento e riduce l’infiammazione del margine palpebrale e della congiuntiva, bilanciando e migliorando il microambiente del margine palpebrale e delle Ghiandole di Meibomio già nei giorni successivi al trattamento.

Come avviene il trattamento con luce pulsata?

I trattamento IRPL consiste nell’applicazione di alcuni flash luminosi, mediante lampada allo xenon con una banda policromatica compresa tra 580 nm ed 1200 nm ed una potenza di 13 joule. Prima del trattamento, il paziente viene fatto accomodare in un lettino e, per motivi precauzionali, gli viene chiesto di indossare degli occhialini opachi. Successivamente, nella zona perioculare vengono coperti eventuali nevi e macchie cutanee attraverso dei cerottini, e viene in ultimo spalmato nella zona da trattare un gel protettivo per consentire la trasmissione ottimale della luce. L’intensità dell’energia varia in base al tipo di pelle, secondo la classificazione di Fitzpatrick. Le zone periorbitali e gli zigomi vengono sottoposti ad una sequenza di impulsi luminosi ad alta frequenza (4 flash) intorno alla palpebra inferiore, passando dalla parte dell’emiviso del canto interno alla zona temporale, al fine di riscaldare la regione anatomica oggetto del trattamento. Il trattamento dura alcuni minuti ed è assolutamente ben tollerato dal paziente; non ha alcun effetto collaterale, è intrinsecamente sicuro, quindi non può creare danni di alcun genere. L’efficacia del trattamento dipende dall’applicazione di un protocollo specifico. Si prevedono generalmente 3 sedute, che possono anche variare in funzione della richiesta del medico. Tra la prima e la seconda seduta, nonché alla fine del ciclo, sarà opportuno proseguire un trattamento intensivo complementare, da eseguire a casa per consolidare e mantenere il beneficio clinico ottenuto attraverso il Systema EyeGiene. Il sistema EyeGiene si propone di ripristinare lo strato lipidico del film lacrimale, contribuendo ad aumentare la stabilità del trattamento ottenuto con il Laser IRPL.

Dott.ssa Ginevra Vignati