Fisioterapia: la tecnica Graston (Graston Tecnique®)

Tra le novità in fisioterapia manuale abbiamo inserito questa tecnica inventata negli Stati Uniti dove è in uso dal 1994. La Graston Tecnique® viene utilizzata maggiormente per trattare la muscolatura e le strutture fasciali nelle quali i muscoli sono avvolti. Il metodo nasce con l’obiettivo di mobilizzare il tessuto fasciale, rilasciare le sue restrizioni ed aumentare i processi riparativi di una determinata zona tissutale. In conseguenza di traumi, infortuni o stati dolorosi, il muscolo può infatti contrarsi e le fasce possono perdere la loro capacità di scorrimento e quindi rendere il movimento meno efficace. La Graston Tecnique® può riportare la muscolatura alla sua elasticità naturale, ridare capacità di scorrimento alla fascia permettendo così di allentare le tensioni e favorendo una più funzionale l’attività muscolare (nonché minor rischio di infortuni).

La tecnica viene effettuata utilizzando 6 strumenti in acciaio di forme diverse. Il bordo curvilineo degli strumenti brevettati della Graston Technique® si combina con le loro forme concave/convesse per meglio adattarli ai vari distretti corporei. Questo design consente facilità di trattamento e massimo comfort per il paziente nonostante la penetrazione tissutale. Gli strumenti della Graston Technique®, similmente ad un diapason, risuonano nelle mani del clinico permettendogli di isolare aderenze e restrizioni, manipolandole con precisione grazie ad 8 tecniche differenti.

È una terapia indolore, che si integra perfettamente con altre tecniche utilizzate in terapia manuale. La Graston Technique® ha un campo di applicazione molto ampio:

  • sportivo, come “scarico” per il trattamento di rigidità e di problemi che assillano periodicamente chi pratica sport (fasciti, borsiti, tendinopatie, contratture e problematiche muscolari di vario grado);
  • post intervento per il trattamento delle cicatrici e delle inevitabili restrizioni tissutali dovute alla immobilità articolare;
  • algie acute e croniche al rachide (colonna vertebrale) nel giovane e nell’anziano;
  • infiammazioni dei tessuti molli traumatiche e non (tendini, legamenti, muscoli).

Le indicazioni terapeutiche:

  • Cervicalgia;
  • sindrome del tunnel carpale (dolore al polso);
  • epicondilite laterale o mediale (gomito del tennista/golfista);
  • tendinosi della cuffia dei rotatori (dolore alla spalla);
  • tendinosi all’Achilleo (dolore alla caviglia);
  • tessuto cicatriziale;
  • stiramenti lombari (mal di schiena);
  • fascite plantare (dolore al piede);
  • sindrome rotulea (dolore al ginocchio);
  • fibromialgia;
  • dito a scatto, sindrome di De Quervain, sindrome di Dupuytren.

dott. Michele Perucci