Cos’è la riflessologia plantare

Intervista alla riflessologa Marisa Rubini (Redazionale sponsorizzato)

Che cosa è la riflessologia plantare? La riflessologia plantare, ossial’uso del massaggio zonale, è un particolare forma di massaggio terapeutico usata sin dall’antichità. La tecnica prevede una digitopressione diversa a seconda dei casi, da effettuarsi sulla pianta del piede dove esiste una precisa mappatura del nostro intero organismo. Tutto ciò avviene attraverso canali energetici di cui siamo provvisti, instaurando una sinergia tra operatore e cliente con lo scopo di ottenere il riequilibrio psico-fisico e l’attenuazione di molti disturbi.

Intervista alla riflessologa Marisa Rubini (Redazionale sponsorizzato)

Che cosa è la riflessologia plantare? La riflessologia plantare, ossial’uso del massaggio zonale, è un particolare forma di massaggio terapeutico usata sin dall’antichità. La tecnica prevede una digitopressione diversa a seconda dei casi, da effettuarsi sulla pianta del piede dove esiste una precisa mappatura del nostro intero organismo. Tutto ciò avviene attraverso canali energetici di cui siamo provvisti, instaurando una sinergia tra operatore e cliente con lo scopo di ottenere il riequilibrio psico-fisico e l’attenuazione di molti disturbi.

Ci dica come ha intrapreso questa particolare e affascinante attività? Avrei voluto laurearmi e diventare medico. L’idea di migliorare la salute delle persone mi ha sempre attratta. Ma a quell’età ho scelto di costruire una famiglia accantonando lo studio. Diventata “più adulta” ho avuto la possibilità di reinserirmi, anche se in modo diverso, nel settore benessere e di formarmi, ottenendo l’abilitazione ad esercitare la professione di riflessologa plantare. Ho considerato tutto ciò una seconda opportunità che la vita mi stava dando.

 

Quando è indicata la riflessologia plantare? Sempre! Ed e rivolta a tutti dagli zero a 99 anni. Ci sono solo poche eccezioni che riguardano patologie o situazioni importanti in corso, ma anche in questi casi bisogna sempre valutare al momento.

Ci parli dei benefici e controindicazionidi questa tecnica. I benefici sono molteplici, potremmo parlarne a lungo. Il primo in assoluto e sentire il proprio corpo“volare” come solito mi viene riferito dagli stessi clienti, appena usciti. dallo studio. Quindi gambe leggere, mente lucida, uno stato fisico generale molto sereno e quindi meno stressato. “A cascata” direi che disturbi come sciatalgia, mal di schiena, cervicale, tanto per citare i più ricorrenti, cominciano a migliorare notevolmente. Lo stesso discorso vale per lo stomaco, gli intestini. Insomma un miglioramento a 360 gradi. Essendo una tecnica efficace ma potente esistono delle regole da rispettare. Non trattare la persona a stomaco pieno o se si tratta di una donna evitare i primi giorni del ciclo ed accertarsi che non sia entro i tre mesi di gravidanza. Anche in caso eccessivo nervosismo bisogna prima rilassare la persona.

Ci faccia un esempio di come si svolge una seduta standard? La seduta inizia con un breve colloquio conoscitivo del cliente, dei suoi disturbi e di ciò che si aspetta dal percorso riflessogeno che intende iniziare. Dopo di che si inizia con il massaggio vero e proprio. La durata del trattamento è sempre di circa 45 minuti, soprattutto il primo, il tutto in un ambiente altamente professionale coadiuvato dalle luci e musica rilassanti. La persona ed il suo benessere al centro dell’attenzione. Concludo affermando ancora una volta la validità di questa tecnica pur rispettando la medicina ufficiale ed i medici che ogni giorno svolgono un meraviglioso lavoro.